La pandemia non ferma la voglia di stare all’aperto e in compagnia

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09 feb La pandemia non ferma la voglia di stare all’aperto e in compagnia

Salutari passeggiate, cura delle erbe aromatiche, chiacchierate in compagnia. Queste belle giornate invernali di sole invogliano a stare all’aria aperta. Ed è ciò che quasi quotidianamente fanno i nostri ospiti, per i quali le attività esterne nel nostro giardino, nonostante le restrizioni dovute alla pandemia, non si sono fermate.

“Quando si presenta un caso di positività al Covid-19 – spiega il nostro coordinatore socio-sanitario e referente Covid, Paolo Dalla Benetta – siamo costretti ad isolare per dieci giorni il reparto in cui è stata riscontrata. Dove, però, non c’è la presenza di ospiti positivi, le attività non vengono interrotte. Proseguono nell’osservanza delle direttive dell’Ulss, che dispongono il rispetto della divisione in piani. Significa che ospiti di piani diversi non possono entrare in contatto tra loro: lo si fa per poter arginare meglio eventuali nuovi contagi. Casi di positività a parte, dunque, la vita in struttura prosegue più o meno come prima ed una componente essenziale è il tempo passato all’aperto”.

Ogni reparto è dotato di un proprio ascensore, che consente agli ospiti di raggiungere il giardino senza attraversare gli ambienti promiscui della struttura.

“Stare all’aria aperta in compagnia per i nostri anziani è molto importante – sottolinea l’educatrice Alessia Xompero -. Sono occasioni che aiutano a combattere il senso di solitudine e di smarrimento, purtroppo amplificati da questo lungo periodo pandemico. Il movimento (c’è chi lo fa autonomamente e chi aiutato dal deambulatore) è altrettanto importante, così come il contatto con la natura, attraverso, ad esempio, il nostro angolo delle erbe aromatiche, che ricorda i profumi e i sapori della vita domestica”.

“In un periodo in cui possono essere frequenti l’isolamento dai familiari e l’interruzione di alcune routine – prosegue la psicologa psicoterapeuta Elisa Martinello – tutto il nostro impegno è volto a fare ciò che è possibile per mantenere la continuità rispetto alla quotidianità e alla propria identità, inserite in una comunanza di abitudini e tradizioni di gruppo. La continuità, infatti, è un aspetto fondamentale dei bisogni della persona anziana: quindi, sia l’uscita in giardino che le attività di micro-gruppo in reparto hanno come primo obiettivo quello di mantenere l’aggancio con le routine quotidiane: diventano un’occasione per fare una vera e propria terapia della reminiscenza. Anche una semplice attività di visita al giardino delle erbe aromatiche può trasformarsi in un viaggio multisensoriale ed emozionale nei ricordi di usanze culinarie di famiglia”.

Queste occasioni riguardano anche le attività al chiuso: “Un punto di partenza importante di conversazione sia individuale che di gruppo – sottolinea Elisa Martinello – è l’almanacco del giorno (la ricorrenza legata a qualche tradizione locale, il Santo del giorno, il proverbio, il compleanno di personaggi famosi). Ad esempio, recentemente è stato per tutti divertente e arricchente raccontarsi le leggende collegate ai giorni della merla; o, ancora, la ricorrenza di San Biagio con la benedizione delle mele, una tradizione molto sentita a Chiampo. Impossibile, poi, non parlare in questi giorni del Festival di Sanremo, un grande evento nazionale che ci ha fornito l’occasione di ascoltare in giardino sia gli ultimi successi sia quelli storici. A proposito, volete sapere chi è stato, per la nostra qualificata giuria interna, il vero vincitore dell’edizione 2022? Gianni Morandi!”.