Il servizio residenziale è rivolto a persone in condizioni psico-fisiche di parziale o totale non autosufficienza. L’ingresso in struttura può essere definitivo, ma anche temporaneo, in base alle esigenze di ospite e familiari.
L’anziano stesso o un suo familiare previo consenso, presso l’ufficio dell’Assistente sociale del Centro Servizi Assistenziali “S. Antonio”. La domanda prevede un primo colloquio esplorativo con l’assistente sociale anche per eventuali spiegazioni e informazioni sui costi.
Per gli anziani ricoverati in reparti ospedalieri la richiesta, sempre autorizzata dai familiari, può essere inviata anche dai medici ospedalieri.
L’importo della retta varia in base al profilo rilevato dalla scheda SVAMA (costi e tariffe)
È una scheda composta da più parti, sono tre schede che riassumono la situazione di auto o non autosufficienza dell’anziano, ne prefigurano le necessità infermieristiche e assistenziali, valutano lo stato cognitivo e la situazione della rete sociale. Il verbale della SVAMA delinea il progetto ipotizzato per la persona e consente di dare un punteggio utilizzato dal Centro Servizi Assistenziali “S. Antonio” per delineare il profilo a cui appartiene l’utente, e di conseguenza la retta applicabile.
Sì, La Regione Veneto, attraverso il Distretto sanitario di residenza, prevede un contributo per la quota sanitaria chiamata impegnativa di residenzialità per gli ospiti non autosufficienti, in base ad una graduatoria.
È una graduatoria all’interno della quale vengono inseriti di volta in volta i nominativi con i relativi punteggi delle persone che sono state valutate attraverso la scheda SVAMA L’inserimento di un nominativo in graduatoria avviene in base al punteggio SVAMA, che dev’essere comunque uguale o superiore a 60/100.
L’anziano, in ogni caso, paga la restante quota sociale richiesta con i suoi redditi.
La posizione di un cittadino in graduatoria non è rigida, ma varia in relazione ai punteggi, e quindi alla gravità complessiva della e ai Centri di servizi scelti. La permanenza in graduatoria ha la validità di un anno, alla scadenza è necessaria una nuova valutazione.
L’anziano paga con i propri redditi. In caso di difficoltà nel coprire l’intera somma devono intervenire i familiari. Qual ora anche quest’ultimi dimostrino l’impossibilità reale a far fronte a tale spesa, il Comune, previa valutazione, prevede un aiuto economico al pagamento.
La struttura all’inizio dell’anno, stabilisce la quota sociale giornaliera per quell’anno.
I familiari possono naturalmente visitare il/la proprio/a congiunto/a ogni qualvolta lo desiderino, compatibilmente con gli orari della struttura.
Purtroppo non possono essere definiti a priori, dipende dal numero di posti letto liberi in struttura.
Vedi pagina servizi.
Ogni residente o suo rappresentante legale, ovvero amministratore di sostegno può, in qualsiasi momento, richiedere la dimissione rivolgendosi all’assistente sociale, con almeno 5 giorni di preavviso.
Il Servizio di Assistenza Domiciliare (S.A.D.) consiste nel complesso di prestazioni, di natura socio-assistenziale ed educativa.
Il S.A.D. è rivolto a persone di qualsiasi età o nuclei familiari che presentano una situazione di bisogno (rischio di emarginazione) problematica di natura fisica, psichica o relazionale nella fattispecie: anziani, minori, disabili L. 104/92 e soggetti con particolari necessità socio-assistenziali.
Il Servizio viene svolto presso il domicilio dell’utente, mediante l’inserimento di operatori adeguatamente qualificati denominati O.S.S. (Operatore Socio-Sanitario) che sia in possesso di tale attestato di qualifica o con titolo professionale equiparato e quindi risultato idoneo per l’esecuzione del servizio di Assistenza Domiciliare.
Il Servizio comprende:
L’Assistenza domiciliare viene attivata a seguito presentazione di apposita domanda disponibile presso l’ufficio dell’Asssistente Sociale del territorio da parte dell’interessato o di un familiare.
Il servizio viene attivato entro 7/10 giorni dalla richiesta.
No, il servizio non viene erogato di sabato e domenica e nemmeno nei giorni festivi.
Dipende dalla tipologia di bisogno dell’utente; il tempo massimo previsto è di 2 ore.
No, è legato allo stato di bisogno della persona.
Si è possibile interrompere il servizio in qualsiasi momento, previa comunicazione all’Assistente Sociale del territorio.
Sì, il costo del servizio è proporzionato alla capacità economica del beneficiario, valutabile in base all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) del nucleo familiare.
Per determinare il costo orario del servizio è necessario verificare il valore ISEE. Se non viene presentato si applica il massimo del costo orario previsto.
Il costo può variare da €1/h fino ad un massimo di €9,50/h.
Recandosi presso qualsiasi CAF (Centro di Assistenza Fiscale), in modo da compilare al meglio la richiesta. Onde evitare inutili perdite di tempo, è sempre meglio fissare un appuntamento.
No. Il Comune di residenza invierà ogni trimestre, direttamente al domicilio dell’utente, un prospetto con l’importo da pagare per le prestazioni ricevute
Sì, i servizi sono i seguenti:
Si attivano direttamente presso il comune di residenza (Chiampo, San Pietro Mussolino, Crespadoro, Nogarole ed Altissimo), che saprà fornire ogni genere d’ informazione.
È un servizio di accoglienza diurna rivolto ad anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti.
L’anziano stesso o un suo familiare previo consenso, presso l’ufficio dell’Assistente sociale del Centro Servizi Assistenziali “S. Antonio”. La domanda prevede un primo colloquio esplorativo con l’assistente sociale anche per eventuali spiegazioni e informazioni sui costi.
Il servizio è attivo dal lunedì alla domenica dalle 08.00 alle 20.00.
No.
No, la retta è interamente a carico dell’ospite.